PER NON DIMENTICARE
Proviamo insieme ad immaginare di trovarci d’improvviso e contro la nostra volontà in un vagone di un treno, fatto di legno, progettato per il bestiame, senza finestrini, con talmente tante altre persone al suo interno che possiamo stare solo in piedi, talmente tanto stretti per quante persone ci sono, che non solo si sta in piedi, ma si sta immobili perchè lo spazio non basta neanche per respirare. Al freddo, al buio, senza bagno, senza cibo e senza acqua. In partenza per un viaggio che non si è scelto e di cui non si conosce la destinazione, poi l’arrivo, se siamo sopravvissuti finalmente aria buona da respirare, mentre riempiamo i polmoni con dell’aria che non odora di morte e fluidi, veniamo selezionati, uomini da una parte, donne da un’altra, bambini, anziani e invalidi da un’altra ancora … poi l’invito a farsi una doccia, riponiamo i nostri indumenti sporchi su una panca, le scarpe in alto, tutto in ordine, come si fa in palestra, è uno spogliatoio come tanti, qui ci prepariamo e qui abbiamo l’impressione che torneremo. Andiamo verso le docce attratti e sospinti verso di esse con la stessa forza e fascino con cui la falena viene attirata dalla luce. Tutto si svolge con una studiata calma, tutto appare normale. Poi d’improvviso, a tradimento, senza possibilità di tornare indietro, arriva il gas, un topicida per la precisione, ti afferra la gola, ti toglie il respiro, l’istinto di sopravvivenza si ribella, graffiamo le pareti, urli ma la voce non esce, quella perfetta macchina di morte che è Auschwitz non lascia testimoni. Non terneremo mai più a riprendere quegli abiti e quelle scarpe nell’apparente anonimo e ordinario spogliatoio, non ci saranno più restituiti quei bagagli su cui hanno fatto scrivere il nostro nome, non torneremo più …
Non vi vengono i brividi? Non vi sentiti attanagliati da una fastiodiosa sensazione claustofobica e nonostante questo vi resta l’impressione che non ci si è minimamente avvicinati a quello che hanno sofferto e provato chi quel viaggio si è trovato a farlo?
Esattamente 80 anni fa, in un giorno di febbraio, partiva dal campo di concentramento di Campo di Fossoli il primo treno italiano per Auschwitz.
” Istituito dagli italiani nel maggio 1942 come campo per prigionieri di guerra inglesi, viene occupato dopo l’8 settembre 1943 dai nazisti, attratti da strutture in muratura di recente costruzione e dalla posizione geografica che fa di Fossoli un punto strategico sulla via ferroviaria che porta al nord, verso i campi della morte. Il Campo viene ceduto, fino alla fine del 1943, alla neonata Repubblica Sociale che ne fa un centro di raccolta provinciale per ebrei, in ottemperanza ai dettami della Carta di Verona. Dal gennaio 1944 subentra la gestione diretta da parte delle SS e si attiva il processo di deportazione: Fossoli diventa campo poliziesco e di transito per prigionieri politici e razziali destinati ai Lager del nord Europa. Dalla stazione di Carpi partono, in sette mesi di attività del campo, 8 convogli ferroviari, 5 dei quali destinati ad Auschwitz. Sul primo diretto verso questa meta, il 22 febbraio, viaggia anche Primo Levi.” (fonte: https://www.giorgioperlasca.it/fossoli/)
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perchè ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate, anche le nostre.” (Primo Levi).
Lo SPI CGIL di Macerata ha scelto, nel solco dell’impegno di trasmettere e curare la memoria storica, di commemorare una così importante ricorrenza organizzando un viaggio della memoria “Per non dimenticare” Campo di Fossoli – Carpi (MO).
SABATO 17 FEBBRAIO 2024
Quota di partecipazione: 60€ (50€ per iscritti CGIL)
La quota comprende: Viaggio in pullman GT – Visite guidate come da programma – Biglietti di Ingresso per tutte le visite.
La quota non comprende: Tutto quello non espressamente indicato alla voce ‘’la quota comprende.
Partenza:
04.30 Matelica – Giardini Pubblici (piazzale Gerani)
05.15 Tolentino – Parcheggio Oasi (pressi Mc Donald’s)
05.45 Corridonia – Parcheggio Corridomnia (pressi Mc Donald’s)
06.15 Civitanova Marche – Parcheggio Globo
06.35 Porto Recanati – Casello A14
Arrivo al Campo di Fossoli incontro con le nostre guide. Il gruppo sarà suddiviso in due gruppi affidati ognuno ad una guida. Visita del Campo di Fossoli.
Terminata la visita, trasferimento in pullman al centro di Carpi per la visita del Museo Monumento del Deportato.
Pranzo libero consumabile presso una struttura ricettiva coperta.
Pomeriggio proseguimento visita EX Sinagoga. A Carpi restano due interessanti sinagoghe, una settecentesca situata nel sottotetto del Portico del Grano e una ottocentesca con adiacenti i locali della già Università ebraica, oggi sede della Fondazione Fossoli.
Visita al centro storico di Carpi, per comprendere come i luoghi, gli edifici, i monumenti, oltre alla stessa toponomastica, permettano di restituire e recuperare la memoria del passato. Il percorso è incentrato sugli anni della guerra (1940-45), ricostruendo fatti, figure e temi. La visita si avvale di documenti iconografici e storiografici.
PARTENZA PER VIAGGIO DI RITORNO. SOSTE LUNGO IL PERCORSO PER IL RISTORO O LA CENA LIBERA.
Prenotazioni entro il 10 febbraio. Mariella Carnevali cellulare e WhatsApp 3202431500.