15000 € DI ARRETRATI RECUPERATI!

C’era una volta in un comune terremotato ….. no, non è una favola, ma una storia
di vita reale con però questa volta il lieto fine.
Luca, nome di fantasia nel rispetto dell’anonimato richiesto dal protagonista, è
un pensionato ahinoi non più arzillo, con problemi piuttosto consistenti di
deambulazione, che vive con la moglie in una delle tante SAE dell’entroterra
maceratese.
Luca ha svolto un lavoro di prestigio e di responsabilità nella Capitale, un lavoro
di quelli in livrea per cui si richiede un ben preciso dress code che si svolge
sotto uno stretto patto fiduciario. Al termine di un’onorata carriera, arrivato
alla meritata pensione, decide di trasferirsi nelle zone di origine della moglie.
Nel 2016 arriva il terremoto con tutto lo strascico di disagio con cui ancora oggi
quelle zone devono fare i conti, casa inagibile e assegnazione della SAE.
Luca, come si diceva in premessa, fa difficoltà nei movimenti e decide di recarsi
presso il Patronato INCA della CGIL (parliamo di settembre – ottobre 2023)

di fiducia per la più scontata delle pratiche
in situazioni invalidanti come la sua, ovvero la richiesta di Invalidità Civile.
A questo punto l’ordinario diventa straordinario. Da sempre il Sindacato
Pensionati SPI della CGIL e il Patronato INCA collaborano proficuamente nella
difesa e nella tutela dei diritti degli anziani e dei pensionati e in questo senso
che le addette dell’INCA non si limitano alla semplice pratica richiesta bensì
indagano oltre.
Scatta quindi il controllo sull’importo della pensione e ci si accorge che da
diverso tempo il sig. Luca avrebbe dovuto percepire 238 euro in più. L’Inps,
inviatogli il sollecito, si attiva per correggere l’errore e nel mentre il Patronato
INCA calcola gli arretrati che si aggirano intorno ai 15.000 euro.
Oh oh oh .. Merry Christmas ci verrebbe da esclamare, per lui il Natale
quest’anno arriva con un paio di mesi d’anticipo.
“Noi eseguiamo controlli di routine su tutti i documenti dei pensionati iscritti
allo SPI CGIL – afferma l’ operatrice INCA – e possiamo dire che, in generale,
gli inquadramenti predisposti dall’INPS, sono esatti. E’ consigliabile, comunque,
che i pensionati ci contattino per effettuare i controlli dovuti, o che si
iscrivano, così come avvenuto con Luca”.
“Noi, come SPI-CGIL- aggiunge Romina Maccari Segretaria Generale provinciale
– abbiamo il compito di verificare continuamente l’applicazione delle norme
legislative. Molti, spesso, non conoscono i provvedimenti che vanno a loro favore
e quindi non ne chiedono l’applicazione o lo fanno quando sono già scaduti. In
genere, poi, questi sono provvedimenti a favore delle categorie con reddito più
basso e quindi quelle che hanno bisogno di una tutela maggiore. E’ proprio per
tale motivo che non ci stancheremo mani di invitare e sollecitare i pensionati a
tenersi in contatto con noi con una certa frequenza. Lo Spi CGIL ha 29 presidi

in tutto il territorio provinciale, dalla costa alle zone interne, fattore che limita
gli spostamenti agli utenti. Il lavoro che ha portato al positivo risultato del
protagonista di questa storia lo garantiamo a tutti – conclude Maccari – e per
ognuno c’è la certezza della tutela completa dei propri diritti e non solo sotto il
profilo meramente economico”.
Possiamo concludere con un e vissero con la già meritata, e da oggi corretta,
pensione.