la CGIL ed il patronato INCA oggetto di una meschina campagna diffamatoria – L’impegno del patronato all’estero

I Patronati svolgono da decenni attività di assistenza agli italiani all’estero e ai lavoratori
che hanno prestato attività lavorativa in Italia al fine di ottenere le prestazioni dovute per
legge. Attività previste dalle leggi della Repubblica Italiana. I servizi sono resi nel
contesto delle convenzioni bilaterali tra i paesi, ove disponibili, e nel rispetto dei ruoli
con le Autorità Diplomatiche Italiane. Questi inoltre svolgono servizi di informazione e
indirizzo ai migranti al fine di disincentivare l’immigrazione irregolare in Italia e
promuovere il rispetto delle leggi italiane vigenti in tema di immigrazione.
Il Patronato della CGIL, presente con sportelli nei paesi europei e nei continenti con
maggiore presenza di migrazioni da e verso il nostro paese, oltre ad assicurare i servizi di
assistenza previdenziale ad italiani e stranieri che possono vantare contribuzione versata
in Italia, si è più volte distinto in campagne di informazione alle comunità locali per
fornire una corretta informazione al fine di evitare loro di entrare nel tunnel della
immigrazione irregolare, del lavoro nero, delle numerose occasioni di sfruttamento alle
quali i migranti irregolari sono esposti. Si è altresì distinto in progetti di informazione e
supporto ai familiari oggetto di ricongiungimento familiare per garantire una migliore
integrazione al loro arrivo in Italia.
Ogni riferimento a presunte attività di reclutamento e favoreggiamento della
immigrazione irregolare in Italia non solo è priva di ogni fondamento ma ha contenuto
diffamatorio nei confronti del Patronato INCA e della CGIL. Pertanto tali attività sono
oggetto di valutazione con i legali per l’individuazione dei responsabili e la segnalazione
alle autorità competenti dei contenuti diffamatori.