La medicina di Genere

Il 19 febbraio presso la biblioteca di Ateneo , palazzo del Mutilato in piazza oberdan  a Macerata lo SPI CGIL provinciale ha organizzato un incontro su “La medicina di genere”.

La  “medicina di genere”  è un approccio alla salute che tiene conto delle differenze fisiologiche, psicologiche, sociali e culturali che rendono uomini e donne molto diversi in termini di suscettibilità alle patologie, risposta ai farmaci, reazione alla malattia, percezione dello stato fisico.

Si tratta essenzialmente di studiare come differiscono le patologie tra uomo e donna, in termini di sintomatologia, prevenzione e prognosi. Porsi l’obiettivo dell’affermazione della salute di genere è sicuramente una sfida, un fattore di cambiamento che ha l’obiettivo di combattere una grande disuguaglianza, medicina di genere che non riguarda solo le donne, ma che postula interventi di prevenzione, cura e riabilitazione appropriati, efficaci ed efficienti.

una stessa malattia che colpisce sia l’uomo che la donna può presentare sintomatologia, decorso, prognosi e risposta farmacologica differenti. La medicina di genere  è una dimensione che riguarda tutte le branche della medicina ed è per questo che deve diventare pervasiva in  tutte le specialità.

L’ormai vasta letteratura e le solide evidenze scientifiche in questo campo mostrano come uomini e donne possano non solo presentare manifestazioni cliniche e sintomatiche diverse per la medesima patologia, ma sviluppare risposte terapeutiche sostanzialmente differenti. Uno dei casi più noti è quello delle patologie cardiache, in particolare dell’ischemia acuta che è stata a lungo definita primariamente come una patologia maschile. I relativi standard clinici e protocolli diagnostici sono stati, quindi, costruiti essenzialmente sulla fisiopatologia e gli esiti nella popolazione maschile. Questo ha portato, per decenni, alla sistematica sottovalutazione o interpretazione errata dei diversi sintomi femminili causando maggiori riospedalizzazioni delle donne, risposte terapeutiche inadeguate e maggiori tassi di mortalità nella popolazione femminile. .

La prospettiva sesso/genere applicata in campo medico, infatti, nel garantire cure più appropriate alle e ai pazienti porta anche a sostanziali riduzioni dei costi per i sistemi sanitari.

La Medicina di genere, dunque, non è né la medicina delle donne, né la medicina esercitata dalle donne medico, ma un approccio interdisciplinare e trasversale volto a favorire una medicina più efficace e sicura per tutti, donne e uomini, e sistemi sanitari più efficienti