La riforma della P.A. è Legge

Il Senato ha approvato in via definitiva il d.d.l. di Riforma della Pubblica Amministrazione, con 145 voti favorevoli e 97 contrari, a poco più di due settimane dal via libera della Camera dei Deputati.
Palazzo Madama ha approvato in terza lettura il disegno di legge delega presentato dal Governo. Si apre ora la fase di attuazione, dato che il testo contiene prevalentemente deleghe legislative, da esercitare in gran parte nei dodici mesi successivi all’approvazione della legge.
Da segnalare le disposizioni volte a:
-riorganizzare l’amministrazione statale e la dirigenza pubblica;
-proseguire e migliorare l’opera di digitalizzazione della p.a.;
-riordinare gli strumenti di semplificazione dei procedimenti amministrativi; –
elaborare testi unici delle disposizioni in materie oggetto di stratificazioni
normative.
In particolare, le deleghe legislative riguardano:
-codice dell’amministrazione digitale;
-conferenza di servizi;
-segnalazione certificata di inizio attività;
-trasparenza delle pubbliche amministrazioni, freedom of information act, diritto
di accesso dei parlamentari ai dati delle p.a.;
-piani e responsabili anticorruzione;
-white list antimafia;
-intercettazioni;
-ruolo e funzioni della Presidenza del Consiglio, organizzazione dei ministeri,
agenzie governative, enti pubblici non economici, uffici di diretta collaborazione
dei ministri;
-riorganizzazione delle funzioni e del personale delle Forze di polizia, del Corpo
forestale dello Stato, dei corpi di polizia provinciale, dei Vigili del fuoco, del Corpo
delle capitanerie di porto e della Marina militare;
– numero unico europeo 112;
-Pubblico registro automobilistico;
-prefetture-UTG;
-ordinamento sportivo;
-autorità portuali;
-camere di commercio;
-dirigenza pubblica;
-segretari comunali e provinciali;
-dirigenti sanitari;
-enti pubblici di ricerca;
-lavoro pubblico;
-società partecipate da pubbliche amministrazioni;
-servizi pubblici locali.
Per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi attinenti alle attività produttive è prevista, in luogo della delega, la delegificazione delle disposizioni di legge vigenti, mentre la promozione della conciliazione dei
tempi di vita e di lavoro nelle pubbliche amministrazioni è affidata a misure organizzative da attuare da parte delle singole amministrazioni sulla base di indirizzi indicati dal Presidente del Consiglio con propria direttiva.
Da segnalare anche una delega per il riordino e la ridefinizione della disciplina processuale delle diverse tipologie di contenzioso davanti alla Corte dei Conti.

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